600 ore di formazione test inclusi divise in 36 distinti moduli formativi
Interfaccia uomo macchina
Per interfaccia uomo-macchina (HMI) si intende la funzione o il componente di un determinato dispositivo o di un’applicazione software che consente all’uomo di operare e interagire con le macchine. Alcune interfacce uomo-macchina che incontriamo normalmente nella nostra vita quotidiana sono ad esempio i touchscreen e le tastiere. Le HMI utilizzate in ambito industriale sono per lo più schermi o touchscreen che collegano gli utenti a macchine, sistemi o dispositivi. In fabbrica, gli operatori utilizzano HMI per controllare e automatizzare i macchinari e le loro linee di produzione. Le HMI possono essere semplici display di schermi installati su macchine in fabbrica, touchscreen avanzati, pannelli di controllo con funzionalità multi-touch, pulsanti, computer con tastiere, dispositivi mobili o un tablet. Anche un semplice tablet o uno smartphone, per mezzo di una applicazione dedicata, possono essere riconvertiti in una preziosa risorsa industriale, data anche la facilità di trasporto degli stessi all’interno del complesso. Segreto e punto di forza, dunque, di ogni HMI sono la sua usabilità, la capacità di cambiare, di essere disegnata e progettata sulle competenze e sulle necessità del proprio utente finale, direzionandone l’operare per livelli ed anche con l’ausilio di colori e disegni, i quali indirizzano un chiaro messaggio altrimenti difficilmente intelligibile, se analizzato sotto forma di una stringa di codice. Il successo degli odierni smartphone (nei quali il processo di installazione e utilizzo di un qualsiasi software è talmente immediato da essere diventato iconico) ne è un chiaro esempio.
Obiettivi del corso
L’interfaccia uomo-macchina consente ai proprietari degli impianti di rispondere rapidamente ai cambiamenti o alle difficoltà, migliorando di conseguenza l’efficienza grazie ai minori tempi di fermo. Ciò consente di disporre di sistemi intelligenti che riducono i costi e gli sprechi, perfezionando in ultima analisi i processi e la redditività.
Durata complessiva
Questo corso ha una durata complessiva di 18 ore test di apprendimento esclusi.
Programma
Cap.00 Interazione persona-computer
Lezione 00.01 Interazione persona-computer – 1 parte
Lezione 00.02 Interazione persona-computer – 2 parte
Lezione 00.03 Interazione persona-computer – 3 parte
Lezione 00.04 Interazione persona-computer – 4 parte
Lezione 00.05 Interazione persona-computer – 5 parte
Lezione 00.06 Interazione persona-computer – 6 parte
Cap.01 I dispositivi per l’interazione
Lezione 01.01 I dispositivi per l’interazione – 1 parte
Lezione 01.02 I dispositivi per l’interazione – 2 parte
Lezione 01.03 I dispositivi per l’interazione – 3 parte
Lezione 01.04 I dispositivi per l’interazione – 4 parte
Lezione 01.05 I dispositivi per l’interazione – 5 parte
Lezione 01.06 I dispositivi per l’interazione – 6 parte
Lezione 01.07 I dispositivi per l’interazione – 7 parte
Lezione 01.08 I dispositivi per l’interazione – 8 parte
Lezione 01.09 I dispositivi per l’interazione – 9 parte
Cap.02 Percezione visiva e design delle interfacce
Lezione 02.01 Percezione visiva e design delle interfacce – 1 parte
Lezione 02.02 Percezione visiva e design delle interfacce – 2 parte
Lezione 02.03 Percezione visiva e design delle interfacce – 3 parte
Lezione 02.04 Percezione visiva e design delle interfacce – 4 parte
Lezione 02.05 Percezione visiva e design delle interfacce – 5 parte
Lezione 02.06 Percezione visiva e design delle interfacce – 6 parte
Lezione 02.07 Percezione visiva e design delle interfacce – 7 parte
Cap.03 Memoria, pensiero e linguaggio
Lezione 03.01 Memoria, pensiero e linguaggio – 1 parte
Lezione 03.02 Memoria, pensiero e linguaggio – 2 parte
Lezione 03.03 Memoria, pensiero e linguaggio – 3 parte
Lezione 03.04 Memoria, pensiero e linguaggio – 4 parte
Cap.04 Il design all’interno di ambienti interattivi
Lezione 04.01 Il design all’interno di ambienti interattivi – 1 parte
Lezione 04.02 Il design all’interno di ambienti interattivi – 2 parte
Lezione 04.03 Il design all’interno di ambienti interattivi – 3 parte
Lezione 04.04 Il design all’interno di ambienti interattivi – 4 parte
Cap.05 L’usabilità
Lezione 05.01 L’usabilità – 1 parte
Lezione 05.02 L’usabilità – 2 parte
Lezione 05.03 L’usabilità – 3 parte
Lezione 05.04 L’usabilità – 4 parte
Lezione 05.05 L’usabilità – 5 parte
Lezione 05.06 L’usabilità – 6 parte
Lezione 05.07 L’usabilità – 7 parte
Lezione 05.08 L’usabilità – 8 parte
Lezione 05.09 L’usabilità – 9 parte
Lezione 05.10 L’usabilità – 10 parte
Cap.06 L’esperienza dell’utente
Lezione 06.01 L’esperienza dell’utente – 1 parte
Lezione 06.02 L’esperienza dell’utente – 2 parte
Lezione 06.03 L’esperienza dell’utente – 3 parte
Lezione 06.04 L’esperienza dell’utente – 4 parte
Lezione 06.05 L’esperienza dell’utente – 5 parte
Lezione 06.06 L’esperienza dell’utente – 6 parte
Cap.07 Accessibilità e design universale
Lezione 07.01 Accessibilità e design universale – 1 parte
Lezione 07.02 Accessibilità e design universale – 2 parte
Lezione 07.03 Accessibilità e design universale – 3 parte
Lezione 07.04 Accessibilità e design universale – 4 parte
Cap.08 Aspetti sociali dell’uso delle tecnlologie
Lezione 08.01 Aspetti sociali dell’uso delle tecnlologie – 1 parte
Lezione 08.02 Aspetti sociali dell’uso delle tecnlologie – 2 parte
Lezione 08.03 Aspetti sociali dell’uso delle tecnlologie – 3 parte
Lezione 08.04 Aspetti sociali dell’uso delle tecnlologie – 4 parte
Lezione 08.05 Aspetti sociali dell’uso delle tecnlologie – 5 parte
Cap.09 Tecnlogie interattive, evoluzione e sostenibilità
Lezione 09.01 Tecnlogie interattive, evoluzione e sostenibilità – 1 parte
Lezione 09.02 Tecnlogie interattive, evoluzione e sostenibilità – 2 parte
Lezione 09.03 Tecnlogie interattive, evoluzione e sostenibilità – 3 parte
Lezione 09.04 Tecnlogie interattive, evoluzione e sostenibilità – 4 parte
Lezione 09.05 Tecnlogie interattive, evoluzione e sostenibilità – 5 parte
Cap.10 voluzione dei paradigmi d’interazione
Lezione 10.01 Evoluzione dei paradigmi d’interazione – 1 parte
Lezione 10.02 Evoluzione dei paradigmi d’interazione – 2 parte
Lezione 10.03 Evoluzione dei paradigmi d’interazione – 3 parte
Lezione 10.04 Evoluzione dei paradigmi d’interazione – 4 parte
Lezione 10.05 Evoluzione dei paradigmi d’interazione – 5 parte
Lezione 10.06 Evoluzione dei paradigmi d’interazione – 6 parte
Approfondimenti sulla Formazione 4.0
Non eliminare e lasciare vuoto
Che tipologia di corsi tratta la formazione 4.0?
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
In che misura è riconosciuto il credito di imposta?
- 30% delle spese sostenute per le Grandi Imprese, con un massimo di 250.000 euro annui.
- 40% delle spese sostenute per le Medie Imprese, con un massimo di 250.000 euro annui.
- 50% delle spese sostenute per le Piccole Imprese, con un massimo di 300.000 euro annui.
- 60% delle spese sostenute nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione rientrino nelle categorie dei lavoratori svantaggiati.
Come si calcola l'ammontare del credito derivante dalla formazione?
- I costi del personale che partecipa alla formazione, da calcolarsi sul costo orario del dipendente e delle ore di formazione sostenute. Per personale dipendente va inteso il personale con rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, inclusi gli apprendisti.
La relativa retribuzione va calcolata al lordo di ritenute e contributi previdenziali e assistenziali, inclusi i ratei di Tfr, mensilità aggiuntive, ferie e permessi ecc. maturati durante le ore di formazione compresi eventuali indennità di trasferta per corsi fuori sede.
- Le spese generali indirette per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione, quali ad esempio di locazione, amministrative e di erogazione dei corsi in modalità FAD (come nel nostro caso).
- I costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione, quali ad esempio quelli relativi all'asseverazione del credito da parte di un revisore contabile esterno all'azienda.
- Le spese del personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione.
- I costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, come eventuali spese di viaggio e di alloggio, materiali e forniture direttamente attinenti al progetto, ammortamento di strumenti e attrezzature nella misura in cui sono utilizzati esclusivamente per il progetto di formazione.
Quali sono le imprese ammesse al credito di imposta sulla 4.0?
Non possono beneficiare dell’agevolazione i professionisti titolari di reddito di lavoro autonomo e le “imprese in difficoltà”, così come definite dall'articolo 2, punto 18, del regolamento (Ue) n. 651/2014.
Quali sono i dipendenti ammessi alla formazione 4.0?
Come faccio a detrarre dalle imposte il credito maturato?
Il credito è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Ai fini dell’ammissibilità al credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione – da allegare al bilancio – rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Le imprese non soggette a revisione legale dei conti devono comunque avvalersi delle prestazioni di un revisore legale dei conti o di una società di revisione legale dei conti. Sono escluse dall’obbligo di certificazione le imprese con bilancio revisionato.
È ammissibile, a incremento diretto del credito d’imposta entro il limite di euro 5.000, la spesa sostenuta per adempiere l’obbligo di certificazione contabile da parte delle imprese non soggette ex lege a revisione legale dei conti.
Le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono inoltre tenute a redigere e conservare:
- una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte;
- l’ulteriore documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio, anche in funzione del rispetto dei limiti e delle condizioni posti dalla disciplina comunitaria in materia;
- i registri nominativi di svolgimento delle attività formative sottoscritti dal personale discente e docente o dal soggetto formatore esterno all’impresa.
Le imprese che intendono fruire dell’agevolazione sono tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico, richiesta al solo fine di acquisire le informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative.
Chi si occupa della presentazione delle richiesta alla agenzia delle entrate?
Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, l’apposita certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti, iscritti nella sezione A del registro di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. Nell’assunzione di tale incarico, il revisore legale dei conti o la società di revisione legale dei conti osservano i princìpi di indipendenza elaborati ai sensi dell’articolo 10 del suddetto decreto e, in attesa della loro emanazione, quelli previsti dal codice etico dell’International Federation of Accountants (IFAC).
Nei confronti del soggetto incaricato che incorra in colpa grave nell’esecuzione degli atti che gli sono richiesti per il rilascio della certificazione si applicano le disposizioni dell’articolo 64 del Codice di procedura civile, in quanto compatibili.